Le membrane sintetiche di copertura monostrato sono una scelta sempre più diffusa per l'impermeabilizzazione dei tetti piani grazie alla loro durabilità, leggerezza, economicità e facilità di installazione. Queste membrane possono essere ancorate al supporto con tre diversi metodi di posa: zavorrato, totalmente adeso o fissato meccanicamente. Ognuno di questi sistemi ha caratteristiche specifiche, vantaggi e limiti.
Che si tratti di una nuova costruzione o di una ristrutturazione, è fondamentale scegliere il sistema più adatto alle esigenze del progetto. Fattori come l'accessibilità alla copertura, il carico strutturale o l’integrazione di un giardino pensile o un impianto fotovoltaico influenzano la decisione finale.
I sistemi di copertura zavorrati hanno una lunga storia e sono ancora oggi utilizzati grazie alla loro affidabilità e convenienza economica. La membrana impermeabilizzante è posata liberamente sul supporto, il più delle volte lo strato isolante, e vincolata nei confronti dell’azione di estrazione del vento da uno strato di zavorramento (ghiaia, piastrelle in cemento, terreno, ecc.).
Nei sistemi vincolati in aderenza, la membrana impermeabilizzante viene incollata direttamente al supporto o allo strato isolante. Questo metodo di vincolo offre un aspetto liscio ed esteticamente gradevole ed è applicabile su coperture con pendenze variabili e forme complesse.
Questo sistema prevede l'ancoraggio della membrana al supporto mediante idonei fissaggi meccanici, garantendo stabilità e sicurezza. Si tratta del sistema più utilizzato nel caso di coperture di grandi dimensioni di edifici industriali e commerciali.
Ogni sistema di posa presenta vantaggi e svantaggi in base alle esigenze specifiche del progetto. La scelta deve tenere conto di fattori strutturali, climatici ed economici, con un occhio di riguardo alla sostenibilità e all’efficienza energetica.
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